Le norme fiscali prevedono la possibilità per il contribuente di detrarre dall’imposta lorda determinate somme, al fine di ridurre quanto dovuto al fisco. Tra tali somme rientrano le spese mediche e sanitarie di qualsiasi tipo (medico generiche, specialistiche, chirurgiche, medicinali ecc.).
La detrazione riguarda i contribuenti che abbiano sostenuto spese mediche e/o sanitarie per un importo complessivo superiore a 129,11 euro. Le spese fino a 129,11 euro (la cosiddetta franchigia) non possono essere detratte, mentre per la somma eccedente tale cifra si ha diritto alla detrazione di imposta del 19 %.
Per le spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali, la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o scontrino fiscale, in cui devono essere specificati la natura e la quantità dei prodotti acquistati, il codice alfanumerico riportato sulla confezione e il codice fiscale del destinatario (“scontrino parlante”, Circ. 40/e 07/09).
Per quanto concerne la necessità di indicare la natura del prodotto acquistato, l’Agenzia delle Entrate ritiene sufficiente che lo scontrino riporti la dicitura “farmaco” o “medicinale”, ma sono consentite anche abbreviazioni quali “med.” oppure “ f.co”, e anche terminologie riferibili a specifiche categorie farmaceutiche, quali “SOP” e “OTC” (Ris.10E 17/02/10). Per effettuare la detrazione non è più necessario conservare la prescrizione medica, perché la natura e la quantità del prodotto si evincono dalla dicitura “farmaco”.
Per quanto riguarda il ticket (o quota ricetta), l’Agenzia ritiene che la dicitura “ticket” soddisfi l’indicazione della natura del prodotto acquistato, potendo essere riferita solo a medicinali erogati dal Servizio Sanitario Nazionale (Ris.10E7 17/02/10).
Per quanto riguarda i dispositivi medici, la generica dicitura “dispositivo medico” sullo scontrino fiscale non consente la detrazione della relativa spesa (Ris. 253/2009), ma il contribuente ha diritto alla detrazione qualora si verifichino le seguenti condizioni:
- dallo scontrino o dalla fattura risulta il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico;
- c’è una documentazione dalla quale risulti che il prodotto acquistato ha marcatura CE: ad esempio un foglietto illustrativo o la confezione esterna (che attesti la conformità del prodotto alle direttive europee 93/42/CEE, 90/385/CEE e 98/79/CE).
Anche le spese veterinarie e quelle per i medicinali, sostenute per la cura di animali detenuti per compagnia o per pratiche sportive, danno diritto ad una detrazione d’imposta.
E’ possibile effettuare tale detrazione fino all’importo totale di 387,34 euro, limitatamente alla parte eccedente 129,11 euro (la “franchigia”)